#innodItaliacerimoniaquesiti

#manosulcuoreocchilucidi…

#poesiarecitazione

#ilPiavemormorava

Questo avrebbero postato sui social con foto ed emoticon i giovani studenti che, stamane al Palazzo del Governo di Taranto, si sono resi attori e protagonisti di contributi originali e creativi realizzati all’interno di un rigoroso cerimoniale di Stato dedicato al tema “LA GRANDE GUERRA NELLA STORIA GIURIDICA ITALIANA”.

Il prefetto, dottor Donato Cafagna, ha voluto riflessioni a metà strada tra classicità ed innovazione a proposito del centenario dalla fine del Primo conflitto mondiale.

E questo è avvenuto. Un insieme di apporti soprattutto capaci di rappresentare quel continuum tra le generazioni.

Quelle che non ci sono più, dei nostri nonni e bisnonni, dei nostri soldati che hanno lasciato testimonianze variegate tutte salde a principi di valore quali quello di democrazia, di libertà, di giustizia sociale e quelle contemporanee, dei social, degli smartphone, della musica tutta, dei nativi digitali.

Anche gli studenti delle nostre quinte classi, preparati dalla prof.ssa Anna Miola, alla presenza delle varie autorità civili, militari e della nostra Dirigente scolastica, prof.ssa Patianna C. hanno brillantemente partecipato. Un elegante ed impeccabile servizio di Accoglienza è stato espletato dagli alunni della 5^B così come approfonditi e critici sono stati gli studi di coloro che, rappresentati dall’alunno di 5^ C, Caputo Davide, sono approdati alla tavola rotonda concertata con il prof. Vinci Stefano dell’UNIVERSITÀ degli studi di BARI e del Dipartimento Jonico del Mediterraneo.

Studenti insomma che hanno prima di tutto studiato poi esposto, come anche suonato e cantato, declamato e recitato. Sì i nostri giovani sono anche questo.

Oggi hanno sapientemente reso protagonista assoluta la Storia o forse dovremmo scrivere la storia, come ci insegna proprio la nostra Elsa Morante. Quella storia che reca con sé la memoria salutare quando dimostra che non è mera trasmissione scolastica di eventi, date perché ricorda che in quella Grande, lunga, estenuante e terribile Prima guerra quei nostri parenti, donne e uomini anonimi, contadini-soldato si sono battuti, hanno dato la vita, hanno lasciato il segno affinché ci ricordassimo che si deve evitare di ricadere, di morire, di ripetere .

Oggi, dunque, i nostri studenti ci hanno chiaramente insegnato che la Storia, qualunque essa sia, ha un valore. Che essa si fa e si deve avviare nella direzione dell’esaudimento e del pieno rispetto dei diritti, sia individuali che collettivi, riconosciuti a tutti.

Ci hanno insegnato che quando la Storia è terribile, come lo è stata anche per noi italiani, pur vincitori, non deve ritornare. Questo è quello che si può fare e lo hanno urlato quando ognuno a modo proprio e con orgoglio al termine, emozionati, hanno dichiarato: Io sono italiano!

prof.ssa Anna Miola