Si è svolto il giorno 6 aprile 2017, dalle ore 9,15 alle ore 12.00, una visita didattica presso il Vallone e Badia di Crispiano e Masseria Amastuola, delle classi 1^A e 1^B dell’Istituto Alberghiero “Elsa Morante” di Crispiano, per l’insegnamento di Geografia generale ed economica, secondo la programmazione dell’UdA “IO E IL TERRITORIO”, Anno Scolastico 2016/17.

Affresco del XIII secolo, Vergine col Bambino
Vergine col Bambino

Ad accompagnare i ragazzi, 20 per la 1^A e 16 per la 1^C, sono stati rispettivamente il prof. Antonio Conte e la prof.ssa Rossana Ricci. La prima visita ha riguardato il Vallone di Crispiano, ampio solco erosivo di circa un chilometro, oggi insediamento abitativo e arteria stradale che taglia in due il paese, sede del centro storico. E’ fiancheggiato nel primo tratto da un complesso di grotte scavate nella roccia calcarenite, in gergo “tufo”. In questa gravina, non tanto profonda, si insediarono i primi abitanti. Al centro del vallone c’è la “chiesa vecchia”, chiesa di Santa Maria, un bell’esempio di stile romanico-bizantino. Qui, in questo scenario rupestre, è stato mostrato e descritto ai ragazzi l’origine della morfologia delle gravine e la formazione della prima comunità cittadina. Successivamente il gruppo, guidato dalla dott.ssa Anna De Marco, si è recato nella cripta abaziale di Santa Maria di Crispiano, situata nelle grotte che costeggiano la sponda destra del Vallone, nel rione Castello. Antico luogo di culto, presenta affreschi del XIII secolo, in particolare della Vergine col Bambino. La visita si snoda in un breve percorso dove sono allestiti numerosi presepi, giungendo in una ampia grotta sede di un antico palmento per la produzione del vino; in un vano scavato più in basso si trova un’antica necropoli. Tramite due scuolabus, messi gratuitamente a disposizione dal Comune, ci si è trasferiti presso la Masseria Amastuola in agro di Crispiano, a circa 8 km dal centro abitato sulla provinciale per Massafra, posta su un colle isolato a 210 m s.l.m.; domina con un’ampia vista sul golfo di Taranto e a nord si erge l’altopiano della Murgia tarantina. Collina storicamente agricola di 110 ettari. Zona recuperata nel 2006 ad opera della Famiglia Montanaro, con un “suggestivo progetto”: il vigneto si presenta a filari ondulati per circa tre chilometri, interrotti da isole di ulivi secolari. La sig.ra De Marco ha guidando il gruppo di alunni nei locali della dimora rurale trasformata in struttura ricettiva: dalla sala ricevimento alla sala bar, un tempo frantoio, al ristorante ricavato nelle antiche stalle, sino allo ampio salone conferenze. L’azienda Amastuola ha ottenuto diversi riconoscimenti enologici e ambientali internazionali e come recupero e valorizzazione del Paesaggio agrario. L’escursione si è conclusa con una breve sosta dal balcone naturale di Pentima Rossa, che si affaccia su Crispiano e, con un’ampia vista, sulla città di Taranto e il golfo omonimo. Gli alunni si sono dimostrati entusiasti di questa “uscita” e di aver osservato e appreso aspetti salienti del nostro territorio e di aver fatto pratica con elementi significativi della Geografia. Il trasporto è stato eseguito egregiamente con guida esperta e sicura.

 

prof. Antonio Ciro Conte

 

La masseria Amastuola con a sinistra uno scorcio della cantina
La masseria Amastuola con a sinistra uno scorcio della cantina